Emergenza erbacce!

Eh, sì. Ad aprile comincia quel periodo dell’anno in cui il vento trasporta i semi delle erbe infestanti, che trovano sui nostri tappeti erbosi terreno fertile per crescere e diffondersi. All’interno della famiglia delle graminacee, il pabbio risulta essere la minaccia macroterme più devastante, diffondendosi con uno sviluppo dapprima modesto e poi, improvvisamente, fitto, intenso e all’apparenza inarrestabile. Capita di trovare folti ceppi che, a causa della loro densità, rischiano di bloccare la respirazione del nostro prato, seccando l’erba. Inoltre, sebbene prediliga fecondi giardini erbosi, il pabbio cresce purtroppo anche su terreni sabbiosi e più aridi, con pH meno neutro.

Come prevenire questo dilemma? In commercio esistono diserbanti in grado di arrestare la germinazione annientando i primissimi semi. L’ideale è distribuire il diserbante entro gli inizi del mese di maggio – quando la media delle temperature raggiunge circa i 18° – e ripeterla a distanza di due mesi, affinché l’azione precauzionale possa sortire in maniera opportuna i propri effetti. L’antigerminello antipabbio è una soluzione economica e assolutamente valida in forma liquida come granulare a seconda delle vostre preferenze, avendo l’accortezza di irrigare al meglio la zona di prato trattata dopo averla distribuita.

Troppo tardi? Se il pabbio risulta già diffuso nel vostro giardino, dovete optare per una strategia di difesa più invasiva: al fine di contrastare le malerbe limitando le conseguenze per le altre componenti erbose del vostro spazio verde, vi consigliamo uno specifico intervento gramicida, un prodotto selettivo. Qualora il vostro giardino avesse subito ingenti danni, a settembre potrete provvedere a un’operazione di arieggiatura.

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